Anche per la stagione sportiva 2024-2025, vista l’esperienza positiva dell’anno scorso, si rinnova la sinergia tra Ad Astra e US Acli Cinisello, che riguarda la Serie D Maschile e la Seconda Divisione Femminile.
Abbiamo chiesto a Roberto Manna, Direttore Generale di US Acli Cinisello, di illustrare le modalità e gli obiettivi della collaborazione con Ad Astra.
Ad Astra: Ci presenti prima di tutto l’US Acli Cinisello.
R.M. L’US Acli Cinisello è una polisportiva presente dal 1976, ben radicata nel tessuto cittadino. Fin dalle origini si è occupata prevalentemente di pallavolo, sia maschile sia femminile, militando con entrambe nei campionati regionali. Ancora oggi, dei 700 iscritti complessivi, 400 appartengono alla pallavolo. La società si occupa di pallavolo agonistica e amatoriale, partendo dall’età di 6 anni con l’S3 White, Green e Red, fino alle squadre Genitori e squadre Mamme, passando per tutti i campionati agonistici Fipav, Pgs e del nostro ente di promozione sportiva, che è l’US Acli Volley Cup Milano.
Ad Astra: Com’è nata l’anno scorso la sinergia con Ad Astra?
R.M. Nasce innanzitutto da una profonda amicizia tra il sottoscritto, in qualità di direttore tecnico-sportivo della pallavolo US Acli, e il Presidente e fondatore di Ad Astra, Flavio D’Annunzio. L’anno scorso, in seguito a un incontro in cui si era parlato della disponibilità a mettere insieme risorse e mezzi, abbiamo creato questa partnership territoriale. Acli è una realtà importante, che collabora già localmente con tante associazioni sportive, sia della pallavolo sia di altri sport, che hanno sempre sinergie importanti a completo vantaggio del territorio, dei giovani e delle famiglie.
Ad Astra: È stata un’esperienza positiva, tanto che avete deciso di rinnovarla…
R.M. Sì, esatto. Abbiamo confermato la sinergia per la Serie D Maschile e una Seconda Divisione Femminile.
Ad Astra: Quali obiettivi vi prefiggete con questa sinergia, a parte l’aspetto strettamente agonistico?
R.M. Innanzitutto ci prefiggiamo di creare un modello di collaborazione tra associazioni sportive, con modalità vincenti, che funzionino e che realizzino la valorizzazione sportiva a livello territoriale, a beneficio dei territori stessi. Un modello che vorremmo ampliare e proporre anche ad altri.
Ad Astra: Quali sono i capisaldi di questo modello?
R.M. Innanzitutto il rispetto reciproco, dell’identità, peculiarità e specificità di ciascuno, in cui chi è meno “bravo” possa imparare e prendere esempio da altri: un modello virtuoso di collaborazione concreta, per fare il bene della propria associazione ma anche dello sport in generale. Questa sinergia è molto importante nell’area Nord Milano, e mira pian piano, nel tempo, ad affermarsi per un miglioramento della pallavolo in generale. Soprattutto è importante unire le forze in un’epoca in cui bisogna fare i conti con le dinamiche di crescita demografica: quasi tutti puntano a un’ulteriore frammentazione, ma purtroppo il calo demografico comincia a farsi sentire drammaticamente e questo avrà delle ripercussioni anche sulle società sportive, a partire dai settori giovanili. Ci sono sempre meno bambini nelle scuole (solo nella città metropolitana di Milano quest’anno si sono perse 25 classi di prima elementare), e quindi sempre meno bambini che fanno sport. I campanelli d’allarme ci sono già: l’anno scorso, per esempio, l’S3 Red sul territorio provinciale era ridotto e si sono dovute addirittura cambiare perfino le modalità del campionato. Tra il calcio e la pallavolo, gli sport più praticati, ogni associazione rischia quindi di perdere in media una squadra giovanile.
E i numeri sono bassi, anche in un momento come questo, in cui tanti chiedono di giocare a pallavolo, in parte per effetto dei successi delle Nazionali azzurre.
Una fetta importante, per esempio, è quella dei giovani sui 20-26 anni, che non hanno mai giocato prima, avendo solitamente praticato altri sport, e che scelgono di iniziare a fare pallavolo: questo segmento non è molto curato dal punto di vista agonistico-sportivo, ma solo amatoriale, e richiede un lavoro completamente diverso, non di formazione dell’atleta, ma di ricostruzione di un atleta da altre discipline, da altre abilità motorie preacquisite.
Noi andiamo controtendenza e il nostro modello guarda in una prospettiva futura questo scenario. La dispersione delle energie rischia di diventare anche perdita di talenti: se tutti abbiamo poco, rischiamo di non avere nulla.
Sulla collaborazione tra US Acli Cinisello e Ad Astra leggi anche https://volleyusacli.it/2024/07/24/usacli-adastra-sinergia/
La Serie D Ad Astra – US Acli: una squadra giovane e competitiva
Intanto dal punto di vista sportivo si sta già lavorando in vista dei prossimi campionati. Horacio Del Federico, ex palleggiatore di Serie A, è il direttore tecnico sportivo di Ad Astra e allenatore della Serie D Maschile (https://www.adastravolley.com/horacio-del-federico/).
“La squadra si sta allenando da quattro settimane – spiega il coach – e ha già affrontato con successo due amichevoli, una contro l’Under 19 Serie D del Gonzaga e l’altra contro l’Under 17 Serie D del Vero Volley. Abbiamo ancora tre settimane prima che inizi il Campionato Fipav per migliorare ancora di più il gioco e amalgamare il gruppo. Gli atleti sono tutti giovani, dai 19-20 ai 26-27 anni in media, alcuni provenienti dalla Serie D dell’anno scorso e da altre squadre di Ad Astra, come l’Under 19 o le Seconde Divisioni, che avevano le capacità per giocare in Serie D e si stanno comportando molto bene, e con cui siamo riusciti a coprire tutti i ruoli. È un gruppo competitivo e con ottime potenzialità per fare un campionato di vertice”.
Anche per la prossima stagione sportiva la Serie D, per le partite in casa, disporrà del Palazzetto dello Sport di Carugate.
Si parte il 12 ottobre con il Campionato Fipav, un grande in bocca al lupo a tutti i nostri atleti!