Quasi ogni sport ha avuto la sua stagione d’oro: una serie di successi e di vittorie che hanno segnato un’epoca, che tutti ricordano e che sono entrati di diritto nella storia. Ma come si creano le condizioni per la nascita di un mito? In realtà, non c’è una formula magica e raramente quelle situazioni si ripresentano uguali: è un’alchimia di talenti, carismi, passione, perfetta sintonia tra tutti i componenti del team… uno stato di grazia che nasce spontaneamente, una sorta di “allineamento planetario” unico, difficile, anche se non impossibile, da replicare.
Generazione di fenomeni: la Nazionale maschile di Pallavolo degli anni ’90
Nella pallavolo, quella stagione mitica copre un decennio, dal 1989 al 2000, ed è ricordata come l’epoca della “Generazione di fenomeni”.
Il termine fu coniato nel 1994 da un giornalista televisivo sportivo, Jacopo Volpi, ed è ispirato a una canzone degli Stadio che andava forte qualche anno prima.
Si riferiva ai tanti talenti che giocavano nella Nazionale maschile di volley e che, in quell’arco di tempo, hanno vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere.
Ma partiamo dall’inizio.
Fino a quel momento, la pallavolo italiana, pur vantando una lunga tradizione e buoni risultati a livello di club, non aveva raggiunto grandi traguardi in campo internazionale. Le uniche medaglie collezionate sono l’oro all’Universiade di Torino 1970, l’argento al Mondiale di Roma del 1978 e il bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984.
Nel 1989, arriva un nuovo allenatore, reduce da quattro vittorie consecutive ai Campionati italiani con il Modena: l’argentino Julio Velasco, primo tecnico della Nazionale a tempo pieno. Personaggio sicuramente carismatico, visionario e in anticipo sui tempi, e soprattutto con le idee molto chiare, introduce una serie di innovazioni: nuovo staff, rapporto molto stretto con il gruppo, sessioni di analisi dei video delle partite, schede individuali e statistiche per ogni atleta.
E i risultati, con una squadra di fuoriclasse, arrivano. E che risultati!
La Nazionale del secolo
Velasco dispone di una rosa di giocatori di altissimo livello e particolarmente affiatati, che sotto la sua guida diventano una vera e propria macchina da guerra.
Impossibile citarli tutti. Sono stati definiti anche la “Nazionale del secolo”.
Molti di loro sono poi diventati a loro volta allenatori, come Andrea Anastasi, Andrea Gardini, Andrea Giani, Luca Cantagalli, Lorenzo Bernardi e Ferdinando De Giorgi (attuale CT della Nazionale maschile), oppure noti volti televisivi, come Andrea Lucchetta e Andrea Zorzi.
In questi anni ci sono delle Nazionali fortissime: Cuba, Brasile, Olanda, Russia… sono le principali “bestie nere” per gli Azzurri. Ma Velasco crede in loro e trasmette alla squadra la sua incrollabile fede.
E, proprio nello stesso 1989, al Campionato europeo arriva la prima significativa vittoria.
https://www.youtube.com/FINALE CON LA SVEZIA
Comincia un sogno.
La Nazionale azzurra vince tre mondiali consecutivi, primi e unici nella storia del volley: nel 1990 e nel 1994 con Velasco, nel 1998 con il brasiliano Bebeto.
Vince altri tre Europei, otto edizioni della World League e le principali manifestazioni internazionali del tempo: Coppa del Mondo, Giochi del Mediterraneo, Goodwill Games, World Top Four, World Super Challange, Grand Champions Cup. Conquista l’argento alle Olimpiadi nel 1996 e il bronzo in quelle del 2000.
L’ultima vittoria significativa è l’ottava World League nel 2000.
https://www.youtube.com/FINALE ITALIA-CUBA MONDIALE 1990
https://www.youtube.com/FINALE ITALIA-OLANDA MONDIALE 1994
https://www.youtube.com/FINALE ITALIA-JUGOSLAVIA MONDIALE 1998
Per un decennio, insomma, rimane sulla vetta del mondo: se conquistarla può essere relativamente facile, mantenere quei livelli non è affatto scontato.
Ma la “Generazione di fenomeni” ci riesce, ed entra nella leggenda.
Nell’Olimpo dei migliori
La squadra che ha vinto tre Mondiali consecutivi, nel 2002 è stata inserita nella Volleyball Hall of Fame (una lista di persone che si sono particolarmente distinte in questo sport, ma ne esistono per molte altre attività, sportive e non) ed è stata nominata “Migliore squadra del secolo” dalla Federazione internazionale di Pallavolo. Anche alcuni singoli giocatori di quella squadra, Andrea Giani, Andrea Gardini e Lorenzo Bernardi, insieme a Velasco, sono stati ammessi nella Hall of Fame. Bernardi è stato nominato Miglior Giocatore del XX secolo.
Che cosa resterà di quegli anni d’oro: l’eredità dei fenomeni
La “Generazione di fenomeni” ha sicuramente lasciato il segno nella storia del volley e sarà ricordata per sempre, per aver portato alta la bandiera dello sport italiano e per aver regalato tante emozioni al pubblico, anche a quello non così appassionato di pallavolo.
Ha contribuito notevolmente anche a rendere il volley il secondo sport più amato e praticato in Italia, attirando maggiori investimenti e permettendo di organizzare uno dei campionati più importanti del mondo.
E, con le sue imprese, ha di sicuro ispirato le generazioni di giocatori successive, come stanno dimostrando le vittorie conquistate dagli Azzurri in anni recenti: trionfo delle Nazionali sia maschile che femminile agli Europei 2021, primo posto al Mondiale maschile 2022… e il record appena realizzato: gli Azzurri sono campioni europei in tutte le categorie sia maschili che femminili, dagli Under 17 fino alle Nazionali Seniores!
È forse nata una nuova “Generazione di fenomeni”?
Il prossimo fenomeno potresti essere tu… scoprilo allenandoti con noi: le iscrizioni per i prossimi corsi di settembre sono aperte!
https://adastravolley.com/iscrizioni/
FONTI
https://it.wikipedia.org/wiki/Generazione_di_fenomeni
https://problemidivolley.it/tetto-mondo-prima-volta-fenomeni-velasco/
https://www.ghigliottina.info/2020/10/28/volley-nazionale-del-secolo/
https://www.pokerstarsnews.it/pallavolo/generazione-di-fenomeni-italia-pallavolo/7573/
